Veduta dal castello, con la Chiesa Nuova

Veduta del paese dal castello
TITOLO: Veduta del paese dal castello, con la “Chiesa Nuova”
ANNO: 1922-33
AUTORE:
PROVENIENZA: Franco Mitidieri
NOTE: Al centro dell’immagine (n.3), dove oggi esiste la piazza del paese, un tempo sorgeva la cosiddetta “Chiesa Nuova”. E qui finalmente riusciamo benissimo a osservarne l’imponenza della struttura architettonica, con archi altissimi e possenti.
“E’ rimasta famosa – scriveva tra i suoi appunti don Vincenzo Zito – quella antica Chiesa che sorgeva sulla piazza, cominciata maestosa, vasta, a tre navate con muri enormi che avevano raggiunto una considerevole altezza fino al punto da incurvare la massiccia volta a tutto sesto in muratura e che rimase senza aver potuto vedere mai la fine”.
Fu infatti proprio don Vincenzo Zito, nel ricostruire la navata destra di San Pietro, nel 1934 a dover prendere una difficile decisione: “Per rimediare [alla mancanza di materiale da costruzione] dovetti rincorrere ad un espediente che mi dispiacque molto. Come altrove ho ricordato, nel centro della piazza sorgeva la Chiesa Nuova che con l’andare dei secoli veniva usurpata, occupandola, demolendone e sottraendone pietra e sabbia rossa, caratteristica delle antiche costruzioni. Ragazzo, ricordavo gli archi delle navate e la stessa muratura, fino a quello che doveva essere il cornicione di cinta, e nei buchi della quale edificavano a migliaia i passeri. Sorsero così giardinetti che si cingevano con lo stesso materiale; e case che si costruivano con le stesse pietre della chiesa. Ho pensato meglio servirmene io edificando una vera Chiesa. Man mano che Cerchiara si convinceva che S. Pietro risorgeva sul serio, più grande e più bella, la popolazione si entusiasmava e mi seguiva in ciò che chiedevo e si radunava ad ogni segno di campana… Arditi giovanotti e muratori ebbero l’ordine di puntare pali di ferro e travi di legno a quei muri massicci e in un momento venivano giù valanghe di materiale di ogni specie e grandezza….”.
E’ presumibile che questa foto quindi sia stata scattata tra il 1922 (in primo piano spicca il nuovissimo campanile di San Pietro (n.1): crollato il 19 novembre del 1908 e ricostruito per merito dello stesso don Vincenzo Zito, non senza fatica, tra l’11 novembre del 1920 e il 4 agosto 1922) e il 1933 (l’abbattimento della “Chiesa Nuova”).
Altri particolari che ben si osservano dalla foto: l’antico campanile di San Giacomo (n.4) (ricostruito nel 1950), la grandiosità del Palazzo Bruni (n.5) – demolito qualche decennio fa perché pericolante – e sul corso l’esistenza di alcune abitazioni (n.2), proprietà della famiglia Rovitti, demolite successivamente per favorire il transito dei mezzi a motore all’altezza del palazzo Caputi, e far spazio alla Cerchiara moderna..
Legenda:

veduta dal castello, con annotazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

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