Il santuario di Santa Maria delle Armi, posto a 1000 m. s.l.m., ha origine da un precedente sito eremitico monastico del X secolo (come testimoniano tra l’altro le scoperte dei recenti restauri del 2014). Da secoli oggetto di profonda devozione popolare, l’immagine della Madonna delle Armi (dal greco “grotte, anfratti”) è portata in solenne processione a Pentecoste e il 25 aprile, giorni in cui i fedeli, soprattutto da Cerchiara, si incamminano a piedi lungo la cosiddetta “mbricciat i santa Marij”.
PRIMI ‘900
Risalgono agli inizi del Novecento le prime foto dell’interno, dove risaltano gli affreschi anneriti da secoli di fuliggine e gli ex voto appesi alle pareti. All’esterno: un paesaggio aspro e roccioso, in gran parte privo di vegetazione.
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ANNI ’40 – ’50
Sono anni di radicali trasformazioni. Si raccolgono ingenti somme per preparare il santuario ai solenni festeggiamenti del Cinquecentenario della scoperta della sacre effigie, tra questi i restauri (con vaste ridipinture) degli affreschi settecenteschi delle volte della chiesa.
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L’INCORONAZIONE, 1951
Dopo lunghi preparativi, duranti più di un anno, il 27 maggio l’effigie della Madonna delle Armi viene solennemente incoronata a Cerchiara in occasione dei 500 anni del suo ritrovamento (1450/1951) con grandissimo concorso di popolo, in quella che divenne poi la piazzetta del Caduti. Presenti i vescovi Rateni, Raimondi e Barbieri.
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LA GRANDE CROCE, 1973
Su idea del prof. Tonino Franzese (all’epoca presidente del Santuario) viene realizzata una grande croce di ferro da issare al Lacco, luogo della benedizione tradizionale della Madonna al paese. Idea concretizzata, non senza fatica, l’agosto del 1973.