Fontana nuova

Fontana nuova, inizi '900
TITOLO: Fontana nuova
ANNO: Inizi ‘900
AUTORE:
PROVENIENZA: Ciccio De Rasis
NOTE: Posti ai piedi della fontana diversi contenitori per l’acqua. Si notano soprattutto i “Varrji” (barili in legno), che costituivano una vera e propria unità di misura. Prima dell’introduzione del sistema metrico decimale, infatti, costituiva la misura di capacità (ovvero, la misura del volume) dei liquidi, specialmente per vino e olio.
Nel Regno delle Due Sicilie, prima del 1840, il barile (=“60 caraffe di botte = 66 caraffe di vendita a minuto) era uguale a 43,621600 litri. La legge del 6 aprile 1840, n, 6048, stabilì che per la misurazione di alcuni liquidi (come il vino, l’aceto e l’acqua) si facesse uso del solo barile di Napoli considerato come unità e diviso in 60 caraffe (di once 27,143 ossia 814,3 trappesi = 725,539 grammi).
La capacità (o cubatura) del barile legale di Napoli, dopo il 1840, valeva 43,625030 litri pari ad un peso d’acqua distillata di 48,858 rotoli (= 43,532331 chilogrammi).
La fontana “nuova” in ferro, fu realizzata dalle Fonderie e Officine Meccaniche di Taranto.

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